lunedì 4 luglio 2016

La «Divina bellezza» di Siena

Uno scrigno che sta per schiudersi rivelando tutta la sua «Divina bellezza». Debutta lunedì 4 luglio 2016 (ore 21.30) il grande spettacolo in 3D ‘proiettato’ sulle mura-schermo dell’incompiuto Duomo Nuovo di Siena promosso dall’Opera della Metropolitana di Siena e dal Comune, con La Nazione media partner, prodotto da Civita-Opera e realizzato da Unità C1 in collaborazione con Moviement HD. Un viaggio nella storia senese. La città e le sue opere d’arte, Siena e le sue tradizioni, le sue botteghe, i senesi di ogni epoca che hanno contribuito alla costruzione di un modello: l’antica Civitas Virginis. Un grande spettacolo di 40 minuti messo in scena da ‘senesi doc’ per i loro concittadini e per tutti coloro, turisti e visitatori, che vogliono entrare in contatto con l’alto senso civico che ha reso questa città una delle più rappresentative d’Europa.
Seduto in platea e dotato di un dispositivo audio 3D in cuffia multilingua, il pubblico vedrà le danzatrici degli «Effetti del Buon Governo» di Ambrogio Lorenzetti trasformarsi in moderne ballerine, che altro non sono che le ragazze della scuola «Danza nel mondo» di Siena. I personaggi del passato continuano a parlare nel presente con i «gesti operosi» delle maestranze di oggi. Il sogno parte dal Medioevo con un mosaico di arti e mestieri in cui riconosciamo volti senesi: Alberto Positano, pittore vetrate; Marco Caratelli, pittore; Vinicio Guastatori intagliatore; Michela Cinotti, orafa; Lorenzo Rossi, fornaio; Antonio De Miccoli, pizzicagnolo; Giovanni, Fausto e Luca Liserani, farmacisti; Cesare Olmastroni, pittore di palazzo; Pier Luigi Olla, scultore; Alessandro Stella, sartoria del cuoio; Paola Bianciardi, ceramista; Laura Brocchi, fabbro; Massimo Bracciali, maestro vetraio.
La musica e la voce “senese” accompagnano le immagini del tempo che scorre scandito da orologi e campane abbracciando il pubblico seduto in platea all’interno Duomo Nuovo. L’audio in lingua straniera è stato registrato da guide locali ottenendo volutamente una traduzione con un accento cittadino.
Una corda-strumento e una corda-ideale uniscono i cittadini invitandoli alla Con-cordia, all’unione dei cuori. Dalla Concordia politica scaturiscono gli effetti benefici sul governo della città che si riflettono sulle grandi opere. La corda lega metaforicamente la Cattedrale al fulcro del Palazzo Pubblico, la sala dei Nove dipinta da Ambrogio Lorenzetti con le sue allegorie politiche di buon governo. Il sogno parte dunque dal Medioevo, ma si estende ai nostri giorni: la speranza è quella di una rinascita attraverso Sapienza che ispira Giustizia e conduce alla Concordia, fil rouge dello spettacolo, in scena fino al 30 settembre 2016. Biglietto d’ingresso: 15,00 euro, 12,00 euro ridotto, gratuito per residenti, bambini fino a 6 anni, portatori di handicap e accompagnatore, 27,00 euro combinato con Opa si Pass all inclusive ticket. I biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Museo dell’Opera e nei punti vendita Ticketone, oppure contattando il servizio prenotazioni. 0577/286300 – opasiena@operalaboratori.comopasiena@operalaboratori.com.

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