sabato 24 novembre 2018

"Il rapace" presentazione teatralizzata a Vaprio d'Adda


Sabato 24 novembre 2018 alle ore 18,00 presso il Bar Speranza Wine & Whisky C.Bestetti in Via G. Matteotti, 27 a Vaprio d’Adda (MI), Giancarlo Mele presenta il suo nuovo romanzo "Il rapace" (Meravigli Edizioni, 2018).
Un avvincente thriller storico, incentrato sulla figura di Galeazzo Maria Sforza (1444-1476) – che morì assassinato sul sagrato della chiesa di Santo Stefano a Milano – che non tralascia di sondare anche l’animo più recondito dei personaggi principali, mettendone a nudo le contraddizionie le trasformazioni cui vanno incontro nell’inesorabile appuntamento con il loro destino. Amore e morte si intrecciano nella trama di questo “thriller sforzesco” che non tralascia però mai di sondare anche l’animo più recondito dei personaggi principali, mettendone a nudo le contraddizioni e le trasformazioni cui vanno incontro nell’inesorabile appuntamento con il loro destino.
Presentazioe teatralizzata. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Giancarlo Mele, giornalista e scrittore, è nato a Milano, ma da trent’anni vive in Martesana, cui ha dedicato la maggior parte dei suoi lavori. Con una compagnia teatrale amatoriale che ha fondato, assieme a un gruppo di amici, porta in giro suggestive rievocazioni storiche che riscuotono grande successo di pubblico.

venerdì 16 novembre 2018

Al Teatro Flavio di Rieti i Carmina Burana dello Spellbound Contemporary Ballet

Apre la programmazione del Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, una delle compagnie di danza più interessantiin Italia: Spellbound Contemporary Ballet ripropone a grande richiesta, Carmina Burana, con la coreografia e regia di Mauro Astolfi e le musiche di Carl Orff, Antonio Vivaldi, Aleksandar Sasha Karlic, il disegno luci di Marco Policastro e le scene di Stefano Mazzola, venerdì 16 novembre 2018 alle ore 21,00 grazie alla collaborazione tra Comune di Rieti e ATCL. Lo spettacolo, che aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006, è presentato nel riallestimento per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014).
I Carmina Burana vennero ritrovati, numerosissimi (più di 300 componimenti di vario genere), in un manoscritto dell’abbazia di Benediktbeuren, da cui presero il nome. Vengono fatti risalire per la maggior parte al secolo XIII, quando non era troppo difficile, viaggiando per la Germania e la Sassonia, imbattersi nei goliardi (da cui il nome dato dalla tradizione italiana agli studenti universitari, che in realtà hanno poco o nulla da spartire con i loro omonimi medievali) o più propriamente clerici vagantes, letterati girovaghi studiosi della tradizione poetica greca e latina, cantori del vino, delle donne, del vagabondaggio e del gioco. Poesia burlesca, impudente, sovversiva: si parla senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura, se ne esplicano con gioia le funzioni, non si guarda all’altrove. Tace il linguaggio della ratio, si dimentica il decorum e si osa persino irridere audacemente al divino con le cosiddette ‘kontrafakturen’, ossia travestimenti di inni e motivi religiosi in canti profani che suonano come parodia degli evangeli, delle formule di confessione e delle litanie. Eros, dunque, riassorbe thanatos, l’homo faber si trasforma in homo ludens.
“Venus me telo vulneravit / aureo, quodcorpenetravit”… “Venere mi ha colpito con una freccia d’oro, che mi è penetrata nel cuore”: il corpo (a differenza di quello dei dannati nei ‘Giudizi universali’ della pittura medievale che non conosce alcuna floridezza nella resurrezione, soltanto degradazione, pustole e infermità), non è mai detto animale, basso, ‘sozzo’, bensì viene innalzato, liberato e goduto, come nei versi di Ovidio, Marziale e Catullo.

Da questo curioso magma di scurrilità plebea e raffinatezza cortigiana Mauro Astolfi trae – o per meglio dire, deduce in piena libertà, senza alcuna intenzione filologica – una coreografia tutta giocata tra ‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ (del resto, è un artista a cui il ritmo ‘medio’ poco o nulla si addice) che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare, divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio: si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell’incendiumcupiditatum, lo scatenamento delle passioni, che avviene nella taberna (qui anche – come spesso anticamente – bordello), luogo di appagamento degli istinti primari.
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giovedì 1 novembre 2018

"Il settimo sigillo" restaurato in sala a Bologna

Rivedremo più bella che mai quella epica partita a scacchi con la morte. Per il centenario della nascita di Ingmar Bergman la Cineteca di Bologna porta in sala da martedì 6 novembre 2018 il restauro, realizzato dallo Svenska Filminstitutet, di uno dei titoli più iconici del regista svedese: “Il settimo sigillo”. Dopo l'anteprima a giugno in Piazza Maggiore a Bologna nell'ambito della 32esima edizione del festival Il Cinema Ritrovato, Il settimo sigillo torna al cinema grazie al progetto della Cineteca di Bologna “Il Cinema Ritrovato”.
Realizzato nel 1957, “Il settimo sigillo” segue le tracce del cavaliere Antonius Block (Max von Sydow) e del suo scudiero Jons (Gunnar Bjornstrand) che, reduci disillusi delle crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Sulla spiaggia Block incontra la Morte, e, in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate, la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un'azione che dia un senso alla sua vita. L'evocazione visionaria, tragica e farsesca del Medioevo scandinavo racchiusa nel Settimo sigillo ha origini remote che affondano nelle fantasie d'infanzia dell'autore. Capolavoro tra i capolavori di Bergman, questa grande allegoria dell'uomo in cerca di Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine.

giovedì 25 ottobre 2018

"Un cuore di vetro in inverno" al Teatro Franco Parenti

Scritto nel personalissimo e inconfondibile stile, che contraddistingue il lavoro di Filippo Timi, Un cuore di vetro in inverno è uno spettacolo fortemente poetico che racconta la storia di un cavaliere perugino costretto a lasciare il proprio amore ad attenderlo mentre è in battaglia. Siamo nel ‘600, anno più anno meno e, come in un romanzo cortese, un cavaliere errante va a combattere contro il drago delle sue paure.
Uno scudiero e un menestrello, una prostituta e l’angelo custode costituiscono la piccola corte che il cavaliere porta con sé e che fa da contorno alla sua figura in un carosello tragicomico. Lo spettacolo semplice e giullaresco, raccontato per stazioni come in una sorta di via crucis o sacra rappresentazione, è anche in parte un omaggio a un certo cinema di Pasolini e alle sue atmosfere.
uno spettacolo di e con Filippo Timi
e con Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini, Michele Capuano
luci Camilla Piccioni
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana.
Al Teatro Franco Parenti da martedì 30 ottobre a domenica 11 novembre 2018

lunedì 8 ottobre 2018

Artù rivelato

Ha un cuore e una produzione dal basso il documentario storico sulla leggendaria figura di re Artù, on line sul sito www.arturivelato.it, Artù Rivelato. L’opera è stata pensata appositamente per il web ed è totalmente gratuita, rivolgendosi a qualsiasi tipo di pubblico.
Voluta dall’associazione culturale Hi!Storia, per la regia di Simonluca Renda, l’opera ha il sapore delle leggende celtiche, i colori e le musiche di un Medioevo dell’immaginario, ma rimane ben ancorata alla concretezza per quanto riguarda testi, ricostruzioni e concetti.
Il documentario, le cui immagine suggestive sono state curate dall’editor Gabrio Maglieri e dalla scenografa Alessandra Gabriela Baldoni, si avvale anche della collaborazione di importanti personaggi del mondo accademico, fra cui la prof.ssa Beatrice Borghi dell’Università di Bologna.
“Abbiamo voluto dare risalto al lato meno esplorato della leggenda” sottolinea Simonluca Renda, regista ed ideatore del progetto “perché tutti sanno chi è re Artù, ma in pochi lo conoscono veramente. Il personaggio è nell’immaginario comune, ma molti ignorano l’insieme sterminato di testi che compongono il ciclo bretone”. Nasce così l’idea di mettere in risalto questa figura così misteriosa. “Storicamente è quasi certo che Artù non sia mai esistito o quasi” continua Renda, “Probabilmente si tratta di un personaggio minore che è poi stato mitizzato fino a produrre un eroe leggendario la cui memoria non si spengerà mai”.
Le riprese sono state effettuate fra Inghilterra, Galles, Francia e Italia. Una delle scene principali è stata invece girata presso l’abbazia del Lavino di Monte San Pietro (BO) con il patrocinio del comune.
Alle ricostruzioni storiche ha collaborato anche la compagnia d’arme MajorMilitia di Bologna.
Artù Rivelato nasce come un progetto dal sapore collettivo: l’associazione Hi!Storia, ha infatti lavorato per oltre un anno creando corsi, sondaggi ed iniziative con base a Bologna volte a generare un community legata alla realizzazione del documentario.
“Essendo un’opera autoprodotta abbiamo dovuto ingegnarci. Coinvolgere gli amanti di Artù e lavorare con loro per creare un prodotto che non fosse il mero risultato di una fredda ricerca, ma un racconto con un’anima e una partecipazione condivisa; è stata un’idea vincente”.
Il documentario sarà proiettato sul grande schermo durante la Festa internazionale della Storia il 26 ottobre 2018 alle ore 18:00, presso il Teatro Guardassoni di Bologna, anticipato da una tavola rotonda con il prof. Rolando Dondarini, la prof.ssa Beatrice Borghi e il prof. Filippo Galletti.

venerdì 14 settembre 2018

"La Notte dei Goti" al Monte Barro

Sabato 15 settembre 2018 torna la Notte dei Goti, una visita guidata-spettacolo all'Area Archeologica dei Piani di Barra nel Parco regionale del Monte Barro.
Sarà una serata durante la quale saranno proposte storie e tradizioni delle popolazioni Gote che oltre 1.500 anni fa abitavano sulle pendici del Monte Barro. Sarà anche l'occasione per conoscere le importanti scoperte effettuate al nuovo sito archeologico di Monte Castelletto. Si inizierà con una grande caccia al tesoro archeologica per bambini e famiglie, con appuntamento alle ore 17,00 a Galbiate al Piazzale degli Alpini (lungo la strada che sale all'Eremo Monte Barro), seguirà una visita guidata all'area archeologica illuminata solo da torce e candele, accompagnata da intervalli musicali in tema medievale, letture e narrazioni. Non mancherà la parte gustosa dell'evento. Al termine della visita guidata, presso la Baita Nineta sarà possibile partecipare a una cena Gota a buffet, durante la quale assaporare ricette e sapori del passato e ascoltare musiche medievali.
Per la visita, e a seguire la cena, il ritrovo è fissato alle ore 19,00 presso il Piazzale degli Alpini, lungo la strada che da Galbiate conduce all'Eremo Monte Barro. Al Piazzale Alpini i parcheggi sono limitati: si consiglia di parcheggiare l'auto poco sotto, dove ci sarà chi fornirà indicazioni, e poi salire a piedi in 10 minuti. La partecipazione alla caccia al tesoro e alla visita guidata sono gratuite, mentre la cena è a pagamento al costo di 15 euro a persona (bambini 8 euro) con prenotazione obbligatoria da effettuare entro il 13 settembre. Per informazioni e prenotazioni per la cena e la cacciala tesoro: 366 2380659. È possibile prenotare anche via sms o WhatsApp inviando un messaggio allo stesso numero, oppure inviando una email all'indirizzo educazione@eliante.it.
L'evento è organizzato in collaborazione con il Museo Archeologico del Barro, l'Associazione Ecobarro, l'Associazione Amici del Mab, il Ristorante Eremo, la Cooperativa Eliante, la Compagnia Teatro d'Acqua Dolce.

venerdì 7 settembre 2018

Meravigliosamente... Jacopo

Dopo il successo della prima edizione, torna “Meravigliosamente Jacopo”, iniziativa promossa dalle associazioni culturali Neapolis e SiciliAntica di Lentini e Carlentini, con il patrocinio del Comune, che si svolgerà sabato 8 settembre 2018. A partire dalle ore 20,00 da piazza Umberto I, nei suggestivi vicoli della città medievale, in un’atmosfera magica e surreale, saranno letti e commentati alcuni dei componimenti di Jacopo da Lentini.
Le letture e il commento saranno a cura del prof. Giovanni Bonfiglio, mentre le musiche, i canti e le danze medievali saranno a cura di Pippo Pagano, della Compagnia La Giostra e del coro Arsis Vocal Ensemble.
Jacopo da Lentini. Poeta e funzionario della corte di Federico II, fu tra i principali esponenti della cosiddetta “Scuola poetica siciliana” – sorta intorno al 1230 e in attività per circa un trentennio – insieme a Guido delle Colonne, Rinaldo d’Aquino, Giacomino Pugliese, Stefano Protonotaro e Cielo d’Alcamo. “Jacobus de Lentino domini imperatoris notarius”: così si firmava colui che il grande Dante Alighieri avrebbe definito il “Notaro” per antonomasia, nato a Lentini nel 1210 circa e morto nel 1260 circa.
A lui, a Giacomo da Lentini, al quale è attribuita l’invenzione del sonetto, sarà appunto dedicata l’iniziativa che si concluderà con un banchetto medievale con ricette tipiche della corte di Federico II riprese dal “Liber de Coquina” e rivisitate dallo staff di un noto ristorante della città. Un viaggio – itinerante, come la corte di Federico II – nel cuore medievale della città per riscoprire la figura di uno dei suoi figli più illustri, Jacopo da Lentini il “Notaro”. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con i club service Archeoclub, Lions, Fidapa, Rotary e Kiwanis.

lunedì 13 agosto 2018

Marco Polo, come perdersi sulla via della seta

Per la ventinovesima edizione della rassegna "E le stelle stanno a guardare" ci immergeremo fino a mercoledì 15 agosto 2018 con il Teatro della Tosse nelle pagine de Il Milione di Marco Polo e di Rustichello da Pisa. Trasformeremo il borgo di Apricale (IM) in un oriente magico, dove un milione di scatole cinesi si apriranno per svelarci un universo infinitamente ricco e moderno, una civiltà avanzata e spregiudicata.  Tradizioni e culture che parevano distanti ma che il tempo ha avvicinato attraverso lo scambio di merci, persone e la reciproca scoperta.
"Che ci faccio io qui?" Si domanda qualunque viaggiatore quando è costretto a rimanere fermo. Il viaggiatore che non può partire si sente come in una prigione, irrequieto e infelice. Gli resta solo una risorsa: il ricordo delle mille avventure, degli incontri, dei luoghi fantastici che ha attraversato.
Marco Polo nella sua cella a Genova non rinuncia al desiderio di esplorare il mondo, non può muoversi, e allora lo fa con le parole, dettando i propri ricordi al compagno di prigionia, Rustichello.
Molto diversa è la loro visione del viaggio in oriente, per il mercante veneziano è un'occasione per accrescere i propri commerci, importare merci preziose, arricchirsi; per il poeta pisano è un'avventura fantastica, non sempre aderente alla realtà dei fatti, mitizzata e favoleggiante, come in un poema cavalleresco.

Con gli occhi ora dell'uno, ora dell'altro - e spesso con lo sguardo di entrambi - trasformeremo il borgo di Apricale in un oriente magico, dove un milione di scatole cinesi si apriranno per svelarci un universo infinitamente ricco e moderno, una civiltà avanzata e spregiudicata, invenzioni, tradizioni, paesaggi che senza Polo e Rustichello non sarebbero mai giunte fino a noi e che, molto più di quanto non immaginiamo, hanno contribuito a far diventare il nostro occidente quello che è oggi.
di Emanuele Conte e Amedeo Romeo
regia Emanuele Conte
collaborazione ai testi Alessandro BergalloElisa D'Andreamusiche Giuacostumi Daniela De Blasio
luci Matteo Selis e Andrea Torazza 

con Nicholas Brandon, Enrico Campanati, Massimiliano Caretta, Enrico Casale, Pietro Fabbri, Lisa Galantini, Giua, Susanna Gozzetti, Sarah Pesca, Pietro Romeo, Roberto Serpi, Graziano Sirressi, Mariella Speranza
direttore di scena Roberto D’Aversa
attrezzista Renza Tarantino
fonico Massimo Calcagno
macchinisti Fabrizio Camba, Kyriacos Christou, Giovanni Coppola
capo elettricista Andrea Torazza
elettricisti Matteo Selis, Davide Bellavia
costruzioni Carlo Garrone
sarta Anna Romano con Naomi Ingaria, Marta Balduinotti, Viviana Bartolini (stagiste)
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
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giovedì 9 agosto 2018

Pizzighettone 1449: intrigo al castello

Una storia di intrighi, denaro e tradimenti: è quella che nella serata di sabato 11 agosto 2018 alle ore 21,30 sarà raccontata durante un coinvolgente spettacolo nelle mura di Pizzighettone, antica roccaforte lombarda affacciata sul fiume Adda.
Ideato e condotto da Davide Tansini, questo spettacolo è ispirato al teatro di narrazione e ha uno stile colloquiale, vivace e a tratti ironico.
Il fossato, Porta Cremona, il Rivellino, la Torre del Guado, le Casematte, i resti del Castello: i suggestivi scenari dell’evento saranno le vestigia di una fra le più possenti fortezze della Lombardia medievale (illuminate con fiaccole e lanterne).
Lo spettacolo racconta vicende, personaggi e retroscena del complotto che nell’agosto 1449 portò il condottiero Francesco Sforza Visconti a conquistare la roccaforte pizzighettonese.
Basato sulle ricerche storiche di Davide Tansini, “Pizzighettone 1449: intrigo al castello” non sarà la semplice rievocazione di un fatto avvenuto fra Medioevo e Rinascimento. Soprattutto, sarà un discorso sull’eredità che quel periodo ha lasciato: società, economia, cultura, tradizioni, curiosità e aneddoti.
Organizzato dal «Gruppo Volontari Mura», lo spettacolo proporrà in forma piacevole e coinvolgente il racconto di un passato su cui è fondato il presente.
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mercoledì 8 agosto 2018

"Doppia beffa" in scena a Taranto

Palcoscenico D’Estate, la rassegna di teatro, musica e cabaret, organizzata dalla Compagnia teatrale Lino Conte, in collaborazione con l’Associazione Olimpia e la Fita Puglia, continua con successo e ampio consenso del pubblico.  La kermesse si svolge all’arena del Molo Santa Lucia sul V.le Virgilio, quindi in città. Mercoledì 8 agosto 2018, ospite della rassegna la bravissima Compagnia dei Teatranti di Bisceglie che presenta la commedia in due atti: “Doppia Beffa” di Grazia Mastrapasqua. Il testo prende spunto da “La Farce de Maître Pathelin” scritta nella seconda metà del XV secolo da anonimo francese, a giudizio unanime il migliore esempio di farsa medievale tramandataci dalla letteratura francese. Una farsa è sempre la storia di un inganno, e intorno alla dialettica ingannatore/ingannato si struttura interamente. Doppia Beffa risponde a questo requisito di base, anche se con particolare ricchezza e, forse, anticipando qualche tratto della Comédie des caractéres tardorinascimentale. Non poteva mancare in questo adattamento il tentativo di recupero del cosiddetto effetto comico-linguistico e cioè il ricorso ai divers langages, sostituendo così i dialetti di alcune regioni francesi, presenti nella stesura originale, con le inflazioni dialettali di alcune regioni italiane. Naturalmente questo spettacolo è solo un gioco, ma un gioco importante, perché permetterà agli spettatori di gustare uno spaccato di teatro dell’epoca. Questi i bravissimi interpreti: Enzo Matichecchia, Elida Musci, Mariagrazia Baldini, Enzo Ciani, Giuseppe Sasso, Lella Mastrapasqua, Michele Schiavone. Regia Enzo Matichecchia.
Appuntamento mercoledì 8 agosto 2018 – Arena Molo S. Lucia, via delle Ceramiche, (Viale Virgilio, tra via Umbria e via Abruzzo).
Il posto numerato per ospiti e soci è di €. 6.00. Ingresso ore 20.30 – Sipario 21.15 – Informazioni e prenotazioni : 342.710.3959 – 392.309.6037

lunedì 6 agosto 2018

Serata sotto le stelle. L'universo di Dante

Serata sotto le stelle: l’universo di Dante. È il tema dell’evento organizzato dall’agenzia di incoming turistico Turisti in Puglia che ha luogo a Castel del Monte venerdì 10 agosto 2018, in occasione della notte di San Lorenzo.
Si inizia alle 18,30 con una passeggiata guidata intorno al maestoso edificio medievale dal quale si gode una spettacolare vista sul paesaggio naturale del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e sul Golfo di Manfredonia. Durante la visita una guida illustra le caratteristiche particolari e uniche del Castello e ne racconta il suo passato, il tutto sotto le mille sfumature del tramonto. Al termine ci si dirige verso la tenuta Montegusto a pochi metri dal castello, nel cui patio con vista su Castel del Monte si degusta un aperitivo con prodotti tipici locali ascoltando i versi del sommo poeta Dante, interpretati dall’attore e regista biscegliese Gianluigi Belsito, direttore della compagnia Teatro del Viaggio.
L’iniziativa continua con la visione delle stelle con il telescopio messo a disposizione dal Planetario di Bari Sky Skan, esprimendo desideri e ammirando le scie luminose che percorrono il cielo. Per info e prenotazioni: info@turistinpuglia.it.

lunedì 2 luglio 2018

Oltre le mura fantastique

La Pro Loco di Certaldo torna a far parte di Mercantia - proprio come 31 anni fa al debutto del Festival, con i suoi allestimenti interattivi lungo la Costa Vecchia - con la gestione di uno spazio e di un evento realizzato ad hoc per esso, stavolta lungo le mura di Palazzo Stiozzi Ridolfi.
OLTRE LE MURA FANTASTIQUE! è il nome di uno spettacolo di genere fantasy medievale - genere nel quale da anni la Pro Loco è attiva insieme all’associazione Secondi Figli di Pisa - che si svolgerà, nella sezione dei Giardini Segreti, per poche persone e su prenotazione ogni sera, dalle ore 21,30, nella passeggiata lungo le mura che da Porta Alberti costeggia palazzo Stiozzi Ridolfi e conduce fino all’altra porta di accesso dal borgo.
Il pubblico sarà guidato in un mondo fantastique fatto di personaggi usciti da un’altra dimensione: una realtà abitata da strane creature da affrontare e sconfiggere per non rimanere intrappolati, una sorta di mini caccia al tesoro in stile fantasy medievale, camminando con e mura solide ed invalicabili da un lato, ed il folto bosco dall’altro, dalla quale uscire vincitori… e non uscire più!...
La Pro loco si avvarrà per questo spettacolo della collaborazione di Consiglio dei giovani, Accademia della Danza di Certaldo, Associazione Secondi Figli di Pisa.

domenica 1 luglio 2018

Il Palio di Siena del 2 luglio su RAI 2

Lo storico appuntamento con il Palio di Siena torna in tv lunedì 2 luglio 2018 in diretta, alle 18.45 su Rai2, con la conduzione di Annalisa Bruchi. La telecronaca della celebre corsa dei cavalli sarà arricchita da contributi filmati e interviste e vedrà la partecipazione di Giovanni Mazzini, esperto di storia medioevale. In gara le contrade Chiocciola, Nicchio, Oca, Drago, Lupa, Istrice, Valdimontone, Tartuca, Leocorno, Giraffa.
La conquista della vittoria dipenderà molto dall’assegnazione del cavallo, dalla scelta del fantino e dal rapporto che si instaurerà tra i due. In corsa ci sono tre coppie di contrade rivali e occorrerà dunque, per ognuna di loro, capire se sia più opportuno impegnarsi per vincere oppure dedicarsi a impedire la vittoria della rivale. Il premio consiste nel Palio, ovvero il drappellone che da secoli reca l’immagine di Maria Santissima venerata nella Chiesa di Provenzano, la basilica in cui i contradaioli vittoriosi immediatamente dopo la corsa si recano per il ringraziamento.
La realizzazione del drappellone sarà davvero speciale in questa occasione, perché lasciata alla creatività di un cittadino particolare, Emilio Giannelli, vignettista e disegnatore da oltre sessant’anni. Non resta dunque che aspettare il tramonto del 2 luglio per conoscere quale contrada avrà in premio quest’opera sicuramente unica: il Nicchio o la Chiocciola, che in questo secolo non hanno mai vinto o qualcuna che apparentemente è meno assetata di vittoria? Il Palio di Siena è prodotto in collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena. La regia è di Andrea Biagini.

venerdì 29 giugno 2018

L'umana Commedia a Casertavecchia (CE)

La Mansarda Teatro dell’Orco presenta “L’umana Commedia” Il Decameron di Giovanni Boccaccio nel Borgo di Casertavecchia sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2018.
Nello splendido Borgo di Casertavecchia prende vita una festa medievale, allietata dalla musica e dall’allegria contagiosa di un gruppo di musici e giullari che farà da cornice alla rappresentazione teatrale itinerante di alcune tra le più belle novelle di Giovanni Boccaccio, ambientate in alcuni angoli suggestivi tutti da scoprire.
Il Decameron di Giovanni Boccaccio, capolavoro indiscusso e pietra miliare della letteratura Italiana, viene proposto in una riduzione teatrale di alcune novelle selezionate accuratamente, idonee ad un pubblico di ogni età, privilegiando quelle di carattere comico- popolare che ben si prestano ade una messa in scena itinerante, nel pieno spirito del teatro popolare “a stazioni” proprio delle rappresentazioni medioevali.
Lo spettacolo verrà rappresentato nel borgo di Caserta Vecchia, dove già nel 1971 Pier Paolo Pasolini girò alcuni episodi del suo memorabile Decameron cinematografico.
Attori musicisti accompagneranno il pubblico, che assisterà alla drammatizzazione di alcune delle più celebri novelle del capolavoro del Boccaccio: Fra Cipolla,. Peronella e la Botte, Lisabetta da Messina e Masetto da Lamporecchio.
Rappresentare le novelle di in una location suggestiva come Caserta vecchia, è una operazione che coniuga teatro, letteratura storia dell’arte, in una performance idonea ad un pubblico di ogni età,. E’ una operazione di alta valorizzazione di un sito che si presta meravigliosamente ad essere scenografia naturale per un contenuto altamente compatibile con la natura del luogo, un connubio perfetto di sicuro impatto.
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giovedì 14 giugno 2018

"Assassinio nella Cattedrale" a Giaveno (TO)

L’arte e la cultura uniscono Giaveno e Torino: la Fondazione Pacchiotti e l’Accademia della Cattedrale di San Giovanni suggellano la loro collaborazione, nell’ambito del progetto “Parco turistico-culturale di Giaveno e della Val Sangone“, con un doppio appuntamento a ingresso libero nel segno dell’intenso e affascinante dramma liturgico del premio Nobel T.S. Eliot.
Andrea Giordana vestirà i panni di Thomas Beckett in una lettura drammatica tratta da Assassinio nella cattedrale, una produzione Fahrenheit 451 Teatro a cura di Daniele Salvo, in anteprima giovedì 14 giugno 2018 alle ore 21,00 presso la cappella del Palazzo storico della Fondazione giavenese e venerdì 15 giugno 2018 nella Cattedrale Metropolitana di Torino. Con il celebre attore sono in scena, Melania Giglio, Alfonso Veneroso, Daniele Salvo e Martino Duane, con musiche originali di Marco Podda.
Nel testo, andato in scena nel 1935 nella Sala Capitolare della cattedrale di Canterbury, si incontrano e si armonizzano le forme della sacra rappresentazione medievale e della tragedia antica, nel dare corpo e voce al conflitto irrisolto tra potere spirituale e potere temporale, immerso in un clima terribile e misterioso. L’arcivescovo di Canterbury viene assassinato sull’altare durante la celebrazione liturgica nel 1170, per volontà di Enrico II re d’Inghilterra, alla cui politica di supremazia sulla Chiesa si era fieramente opposto.
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domenica 27 maggio 2018

"La Leggenda del Re Artù" in scena a Castelnovo ne' Monti (RE)

Mercoledì 30 e giovedì 31 maggio 2018 alle ore 21,00 i ragazzi più grandi della Scuola Danza Teatro e Canto Arcobaleno andranno in scena con il musical “La Leggenda del Re Artù” al Teatro Bismantova a Castelnovo ne’ Monti.
Artù è una figura centrale nelle leggende che costituiscono il ciclo arturiano nel quale ritroviamo i personaggi di Merlino, Morgana, Ginevra e Lancillotto.
Nel Medioevo, durante un torneo nel quale i cavalieri più valorosi potranno provare ad estrarre la spada Excalibur dalla roccia nella quale è stata conficcata, Artù, un giovane scudiero è l’unico che riesce a farlo. Viene scelto da tutti i cavalieri come Re dei Bretoni a scapito di Meleagant che voleva il trono a tutti i costi e che attacca il castello di Leodagant e di sua figlia Ginevra.
Il Re Artù va a liberarli e dopo l’incontro con Ginevra, se ne innamora e decide di sposarla.
Alla corte di Camelot, si presenta Morgana che dice di essere la sorellastra di Artù in quanto hanno la stessa madre, ma non lo stesso padre perché il mago Merlino con un incantesimo avrebbe aiutato il Re Uther Pendragon ad ingannare sua madre Igraine fingendosi il marito. Artù e Ginevra la accolgono a corte ma l’unico obbiettivo di Morgana sarà di vendicarsi di Artù.
Un giorno, Lancillotto del Lago si reca a Camelot per essere nominato cavaliere dal Re, incontra Ginevra e se ne innamora follemente. Quest’amore è reciproco e nonostante Ginevra e Lancillotto provino a rispettare il loro dovere nei confronti di Artù, la loro passione sarà più forte della loro volontà.
Le coreografie sono del maestro Luca Quercioli e di Mara Venturi Degli Esposti, la traduzione dal francese è a cura di Valerie Ferrari, l’adattamento drammaturgico di Fabio Gaccioli, la regia di Chiara Ticini, mentre la parte canora è stata seguita da Oriana Riccò.
Per informazioni e prenotazioni cell: 333 50 94 766.
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martedì 22 maggio 2018

Perceval. I cavalieri della tavola rotonda alla corte di re Artù

Gli «Histriones» del gruppo di teatro dell’Istituto «Terragni» danno appuntamento a mercoledì 23 maggio 2018. Alle ore 21,00 presenteranno a Olgiate Comasco (CO) «Perceval. I cavalieri della tavola rotonda alla corte di re Artù»: rappresentazione a tema medievale incentrata sulla figura del famoso cavaliere. L’ingresso è libero. In caso di maltempo l’evento si terrà nell’auditorium del centro civico di via Lucini.

lunedì 21 maggio 2018

San Vincenzo al Volturno su RAI Storia

È stato uno dei monasteri più grandi d’Europa. La sua Basilica Maior – oltre sessanta metri di lunghezza, quasi trenta di larghezza e trenta colonne di granito egizio – si presentava come una colossale costruzione al pari delle chiese delle abbazie dell’Europa carolingia. Il complesso di San Vincenzo al Volturno, in Molise, uno straordinario sito archeologico che racconta l’arte, la vita monacale e i valori spirituali dell’Europa medievale, è al centro di “Italia. Viaggio nella Bellezza”, in onda lunedì 21 maggio 2018 alle 22.45 su Rai Storia. La sua planimetria è importante per la storia degli edifici di culto medievali, poiché anticipa quella dell’abbazia di Montecassino, costruita nell’XI secolo dall’abate Desiderio.

domenica 20 maggio 2018

"Paesi che vai" in Umbria

La Beata Colomba da Rieti
Nella puntata di domenica 20 maggio 2018 in onda su RAI 1 alle 9,40 "Paesi che vai" arriva in Umbria, il cuore verde d'Italia, una regione ricca di preziose testimonianze architettoniche del medioevo cristiano che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi mistici e santi italiani. Il viaggio di Livio Leonardi partirà da Perugia, sulle tracce di tre grandi donne che in periodi diversi hanno saputo infiammare il cuore degli umbri e non solo, contribuendo a diffondere il messaggio cristiano nel mondo. Sulle tracce della religiosità femminile si visiterà anche Assisi, Roccaporena e Cascia. Si incontreranno due figure gigantesche, Santa Chiara, di cui si seguiranno le tracce ad Assisi, e Santa Rita, raccontata nel suo paese nativo Roccaporena, e a Cascia dove si ritirò in convento. Con loro si racconterà anche la storia di una piccola grande donna nativa di Rieti che scelse Perugia come sua città adottiva: la Beata Colomba, una donna mite e delicata che sapeva diventare una vera tigre quando si trattava di difendere gli abitanti della città e i suoi poveri. Saranno queste tre grandi figure femminili a condurre il telespettatore in un viaggio attraverso i secoli, tra il '200 di Santa Chiara, la fine del 300 di Rita e l'ultimo '400 di Colomba, e attraverso alcuni dei luoghi di devozione più amati dell'Umbria: la Porziuncola, San Damiano e la Basilica di Santa Chiara. Ma le sorprese non sono finite, perché questa terra, l'Umbria, ha da regalare anche splendidi scorci di paesaggio, come quello del lago Trasimeno, il quarto lago d'Italia e il più grande dell'Italia centrale. Sulle sue rive si incontrerà Brunello Cucinelli, uno stilista apprezzato in tutto il mondo, famoso per la lavorazione del cachemire. Ma non si può visitare Perugia senza parlare di un sapore speciale che si produce in modo sopraffino in quella città: il cioccolato.

mercoledì 9 maggio 2018

Atlantico. Il Mistero di Sagres

Trentadue attori in scena, sei musicisti ad eseguire dal vivo la colonna sonora, dodici tecnici a curare l’allestimento delle scenografie. Sono questi i numeri di “Atlantico”, la commedia musicale scritta e diretta da Elisabetta Meacci per la Compagnia Teatrale Archeosofica, che sabato 12 maggio 2018 alle ore 21,00 andrà in scena al Teatro Petrarca di Arezzo.
La pièce è ambientata nel 1400, quando dal Portogallo, terra di navigatori ed esploratori, si iniziava già a solcare l’oceano Atlantico alla ricerca di quelle terre lontane e misteriose, forse raggiunte ben prima di Cristoforo Colombo. Le vicende narrate si svolgono a Sagres, antica cittadina all’estremo sud-ovest della costa portoghese, tra i giovani cavalieri e i maestri della celebre scuola fondata da Enrico il Navigatore, ma anche negli ambienti privati di dame e studiose di buona famiglia, in un intreccio di amori nascosti e misteri, come quello della sparizione di antiche carte nautiche, che terranno con il fiato sospeso gli spettatori. 
Amore e morte, duelli e corteggiamenti, veleni  e spade, lealtà e tradimenti si alternano in una avvincente atmosfera medievale, resa alla perfezione anche negli abiti di scena, confezionati rifacendosi all’iconografia del tempo. 
A dare un tocco di modernità, la colonna sonora (disponibile su cd) scritta da Alessandro Pelagatti e Filippo Costanti ed eseguita rigorosamente dal vivo dalla band “Atlantico”, con musiche e canzoni  ispirate a ritmi e sonorità contemporanee.
Lo spettacolo, che ha già fatto parlare di sé in altre città italiane, arriva ad Arezzo dopo i successi registrati al teatro Comunale della Spezia, al “Niccolini” di San Casciano e a Grosseto. Sul palco del Petrarca debutteranno nuove voci di grande talento, che arricchiranno il cast giovane e frizzante di questo curioso ed imperdibile “musical medievale”.
Costo dei biglietti: 16 euro intero, 8 euro ridotto (per chi ha meno di 20 anni). Info e prenotazioni: Compagnia Teatrale Archeosofica 335 7017578.
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giovedì 26 aprile 2018

"Diamantinus e il Manoscritto Ritrovato" a Piverone (TO)

Sabato 28 aprile 2018 a Piverone andrà in scena “Diamantinus ed il Manoscritto Ritrovato”.
I monologhi e le letture del Viandante medievale Diamantinus, creano il filo conduttore di un viaggio nel medioevo durante il quale il musicista Paolo Lova eseguirà al liuto brani provenienti dagli antichi manoscritti provenienti da tutta Europa.
Un percorso non solo storico tra falsi miti da sfatare e talvolta ironici riscontri nella realtà, ma soprattutto un percorso artistico, ove le parole incontrano la musica danzando sulle melodie risalenti a quell’epoca che, taluni, non propriamente, definiscono ‘buia’.
Le poesie del Dolce Stilnovo di autori come Guido Cavalcanti, Dante Alighieri e Guido Guinizzelli verranno affiancate all’esecuzione di diversi brani dell’Ars Nova francese, giunti sino a noi grazie al prezioso lavoro dei monaci amanuensi. Vengono inoltre proposti con l’accompagnamento del Liuto alcuni scritti di San Bernardo di Chiaravalle e San Francesco d’Assisi.
Tra i diversi brani musicali proposti, ve ne sono alcuni provenienti dal ‘Codice 115’ presente nella biblioteca capitolare di Ivrea, ovvero un testo contenente la trascrizione di 86 brani dell’Ars Nova Francese risalente tra 1380 ed il 1390 curata dal Notaio Episcopale Johannes Pelliccerj per volontà del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia.

domenica 1 aprile 2018

Layhawke su RAI 4

Domenica 1 aprile 2018 alle ore 21,00 su RAI 4 in onda un classico del cinema medievale, il film "Ladyhawke" del 1985 diretto da Richard Donner con Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick.
Girato quasi interamente in Italia, Il rifugio del monaco è la Rocca di Calascio, appositamente scenografata con l'aggiunta di corone alle torri (tra cui quella da cui precipita Michelle Pfeiffer), mentre i borghi medievali mostrati includono tra gli altri il Castello di Torrechiara, Castell'Arquato (PC), Soncino (CR) e Vigoleno frazione di Vernasca (PC).
Una fiaba ambientata nel Duecento. Il cattivo signore di un borgo francese ha trasformato due innamorati in due animali: lui diventa un lupo di notte, lei un falco di giorno. Il film ha ottenuto 6 candidature ai Premi Oscar.
In un borgo fortificato del Medio Evo francese, ha la sua corte un vescovo-signore. Ma è un uomo dall'animo malvagio e corrotto. Invaghitosi di Isabella d'Angiò (Michelle Pfeiffer), la fidanzata del capo delle guardie - Etienne Navarre (Rutger Hauer) - colpisce la giovane e bella coppia con la sua maledizione. Così Etienne è condannato ad andarsene ramingo ed ogni notte a trasformarsi in lupo, mentre la donna lo segue: ma sarà tale solo di notte anche lei, mentre di giorno non è che un falco, aggrappato al pugno dell'amato. Durante una delle sue malinconiche peregrinazioni, il cavaliere incontra Philippe (Matthew Broderick), detto "il topo", un ladruncolo evaso dalle segrete del castello vescovile e lo salva dagli armigeri, che cercano lui e Etienne stesso con il suo prezioso falcone. Il ragazzo gli si affeziona, viaggia con lui ed un giorno accompagna Isabella dal monaco Imperius, perché il falcone è stato ferito da una freccia e solo il monaco, ubriacone, mezzo mago ma saggio e che vive isolato tra i ruderi di un antico maniero, può salvarla dalla morte.

sabato 31 marzo 2018

"Lu Bbongiorne" a Pianella (PE)

Pianella (PE). Tutto pronto per la rappresentazione storica pianellese de ‘Lu Bbongiorne’, che si svolge domenica 1 aprile 2018.
Giunta alla 22esima edizione, l’iniziativa mescola spettacolo, satira politica e di costume: due o più canterini, accompagnati da una piccola orchestra, percorrono le vie del paese salutando con strofe in rima e dal contenuto provocatorio e ironico tutte le famiglie.
Anche in questa edizione l’organizzazione è frutto della collaborazione della Pro Loco di Pianella, dell’Associazione “Amici di Eduardo” e della “Piccola Compagnia Teatrale del Corridoio”, con la partecipazione nel ruolo di attori di: Vincenzo Bufarale, Gianni Cicconetti, Fiamma di Leonardo, Antonello Cicconetti, Remo di Leonardo, Giuseppe Pretara, Paola De Rito, Mario Lauducci; la manifestazione si svolge con il supporto culturale di Remo di Leonardo, Vittorio Morelli, Domenico  Di Virgilio, Mira Cancelli.
La sfilata partirà alle ore 17,00 da Piazza Garibaldi snodandosi lungo Viale Regina Margherita per poi fermarsi alle ore 18,00 in Piazza de Vestini, per ascoltare la “Predeche de S. Zelvestere”.
Si tratta di versi dalla forte carica dissacrante nei confronti soprattutto del potere, di cittadini e personalità private e pubbliche che si sono prestati di più al pettegolezzo durante l’anno. Una sorta di satira che richiama l’antica tradizione medievale del cosiddetto risus paschalis.
Un attore, raffigurante San Silvestro Papa (protettore di Pianella) fa la sua predica affacciandosi da una piccola finestra posta sopra l’ antica Porta di S. Maria, posta all’ingresso del centro storico proprio dove si trova il vero busto del Santo Patrono.
Nel corso della manifestazione, come da tradizione, sarà distribuito un libro che raccoglie tutti i versi satirici, le Giullarate, Balconate, la “Predeche de S. Zelvestre” e le notizie storiche sul Buongiorno.